I Giorni della Misericordia

Il pellegrinaggio che abbiamo intrapreso in quest’anno della misericordia ci ha aperto a tante grazie di Dio e a loro volta, abbiamo vissuto tante opportunità di offrirle e riceverle reciprocamente.

La convocazione di Papa Francesco a varcare la Porta Santa nelle “porte sante” della vita delle persone, dei più bisognosi, degli esclusi, dei sofferenti ci ha permesso di percorrere un cammino di santità salesiana quotidiana, nell’impegno a trasformare il mondo, con i giovani.

Nell’annata del 2016, il DMA ci ha condotto sulle vie delle “Radici della misericordia”, a immedesimarci nel “Volto della misericordia”, per abitare “La misericordia in opere” e tenere il passo nei “Giorni della misericordia”.

Tenere il passo nei “giorni” della misericordia è l’invito a vivere nella stessa dinamica di Gesù: quella dell’amore. L’amore non conosce sosta. L’amore sveglia i nostri sensi e affina il nostro sguardo per percepire la realtà e sentirci provocati come faceva Gesù davanti alla sofferenza della gente: “Che cosa vuoi che io faccia per te?” (Lc 18,35-43). Papa Francesco, all’Angelus nel giorno della chiusura delle Porte Sante, ha detto: «L’Anno Santo ci ha sollecitati, da una parte, a tenere fisso lo sguardo verso il compimento del Regno di Dio e, dall’altra, a costruire il futuro su questa terra, lavorando per evangelizzare il presente, così da farne un tempo di salvezza per tutti».

I “giorni” della misericordia ci pongono nella quotidianità che è l’unico tempo di salvezza per tutti. I “giorni” vissuti sul fondamento del Vangelo ci mettono nel “movimento samaritano” del “vedere, fermarsi, toccare”. Vedere con benevolenza la realtà e gli altri. Lasciandosi anche guardare dagli altri. Fermarsi donando il tempo e mettendoci accanto, offrendo ascolto e bontà. Toccare il cuore della gente. Questo presuppone un desiderio di vicinanza capace di accoglienza priva di giudizi. Ci vuole il coraggio dell’abbraccio. Abbracciare la vita come si presenta.

“giorni” della misericordia sono una via da percorrere sempre. È un consolidare in noi l’identità di Gesù: farsi dono, vivere nel perdono, espandere il cuore nell’amore che non conosce dei limiti, né stanchezza, né barriere. L’amore misericordioso conosce il volto di Gesù stampato sul volto di tutti, soprattutto dei più poveri.

“giorni” della misericordia sono presenti nell’itinerario di santità di Madre Mazzarello e Don Bosco. Misericordia che ha preso il nome dell’amorevolezza e della compassione per i giovani, i più esclusi. Con loro, il carisma salesiano della misericordia, prende forza ed è profezia per l’oggi. E ci mette, con i giovani, in un continuo pellegrinaggio di giorni di speranza e di gioia.

Maria Helena Moreira

mhmoreira@cgfma.org

 

 

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