In questo tempo in cui i diritti di bambini e adolescenti sono spesso compromessi, le Comunità Educanti delle Figlie di Maria Ausiliatrice, sono incoraggiate dalla Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Suor Yvonne Reungoat: «In continuità con l’esperienza carismatica delle origini, in ogni angolo del mondo, FMA e comunità educanti sono impegnate a promuovere i diritti dei bambini, dei giovani e delle donne. Visitando le Ispettorie posso riscontrarlo con gioia».
Nella missione educativa, svolta in tante parti del mondo, le FMA sono vicine a coloro che vivono in condizione di povertà assoluta e relativa. La maggiore condizione di disagio socio-economico per bambini e adolescenti si registra soprattutto nelle aree periferiche delle metropoli del mondo, dove la punta dell’iceberg si riscontra negli insediamenti informali: le favelas, gli slum, le baraccopoli, i bassifondi.
Vivere oggi in una baraccopoli significa per tanti minori trovarsi dalla nascita davanti a un percorso, i cui ostacoli sono rappresentati da condizioni economiche spesso critiche, ambiente degradato, isolamento abitativo caratterizzato da una lontananza non solo fisica, ma anche relazionale dal centro urbano, diseguaglianza educativa. La marginalizzazione prodotta dalle baraccopoli in minori che vivono infanzia, fanciullezza e adolescenza in tende, giacigli di fortuna, non riguarda solo la dimensione economica, bensì quella più ampia socio-relazionale, scolastica, educativo-culturale, abitativa, territoriale, urbanistica, e spesso anche etnica.
Nella Giornata per i diritti dell’infanzia le Comunità Educanti riscoprono l’audacia missionaria del da mihi animas cetera tolle, promuovendo l’impegno per la ricerca della pace, la difesa della vita e dei diritti umani, la giustizia, l’operosità per un futuro più conviviale.
Il bambino, la bambina in emergenza abitativa è molte volte oggetto di una “dimenticanza istituzionale”, piuttosto che di scelte di cura, protezione e crescita. Le istituzioni educative e di volontariato pongono l’attenzione solo dinanzi ad una procedura giudiziaria. Si scopre così dell’esistenza di bambini che “scompaiono” dalle baraccopoli per riapparire nei fascicoli dei Tribunali per i minorenni.
La gravità di questi fenomeni non lascia indifferenti. È necessario coltivare e promuovere il rispetto della dignità intrinseca di ogni bambino/a, fanciullo/a, adolescente a cominciare dalla famiglia, luogo in cui si possono imparare fin dall’infanzia i valori della condivisione, dell’accoglienza, della fratellanza e della solidarietà, ma anche nei vari contesti sociali in cui operiamo.
Tante persone e poteri traggono arricchimento dallo sfruttamento dei minori. Questi fatti sono un appello ad essere presenti, come Comunità educanti che camminano con i/le minori, testimoni umili e operose dell’amore di Cristo che, come a Valdocco e Mornese, attraverso gesti di tenera amorevolezza, trasformano la società a partire dai piccoli e dai poveri che sono posti al centro di ogni progetto educativo (cfr. Linee orientative della missione educativa, n. 146).
Gabriella Imperatore, FMA
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