Quando la musica unisce le anime

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La potenza di una canzone risiede nell’utilizzare un linguaggio universale capace di penetrare le barriere culturali e sociali, unendo persone di diverse origini e prospettive, attorno a delle parole e delle note. Ma la sua forza va oltre l’aspetto puramente emotivo. Una canzone ha il potere di favorire la cooperazione e di costruire connessioni profonde tra gli individui ricoprendo un ruolo cruciale nel dare voce alla vocazione di chi l’ascolta, ossia alla chiamata interiore a seguire un percorso significativo e appagante nella vita. Attraverso le note, i testi e le melodie, le canzoni famose possono ispirare, guidare e rafforzare il senso di esistere al mondo di ognuno di noi. Esistono infatti canzoni iconiche che hanno toccato le corde dell’anima e spinto milioni di persone a renderle parte della propria vita e anche ispiratrici delle proprie azioni.

La cooperazione
La cooperazione presuppone l’azione di lavorare insieme o di agire in modo congiunto per raggiungere un obiettivo comune o per affrontare una determinata situazione. Si basa sulla volontà di condividere risorse, informazioni, competenze e sforzi in modo costruttivo per trarne beneficio reciproco o per raggiungere un risultato collettivo. Questo concetto è stato espresso in modo perfetto dalla famosissima canzone Ebony and ivory di Paul McCartney e Stevie Wonder. I due cantanti utilizzano la metafora del pianoforte per rappresentare la diversità umana, evidenziando come i tasti bianchi e neri lavorino insieme per creare una melodia perfetta. «Ebano e avorio convivono in perfetta armonia. Fianco a fianco sulla tastiera del mio pianoforte. Oh Signore, perché noi invece non lo facciamo? Sappiamo tutti che le persone sono le stesse ovunque si vada. C’è del buono e del cattivo in ognuno. Impariamo a vivere, quando impariamo a dare l’un l’altro ciò di cui abbiamo bisogno per sopravvivere insieme.» Queste parole ci raccontano che le persone sono più forti e significative quando collaborano e si sostengono a vicenda.
Anche il musicista italiano Roy Paci con il brano Salvagente, interpretata in collaborazione con Willie Peyote, ha parlato di cooperazione definendola la capacità di comunicare, ascoltare e rispettare gli altri nonché la volontà di mettere da parte gli interessi personali a breve termine per perseguire un obiettivo più grande e condiviso. Con questa canzone ha vinto il Premio Amnesty International Italia 2019, risultando così il miglior brano dell’anno sui diritti umani. Roy ha dichiarato: “L’abbattimento delle frontiere, che è sempre stato uno dei temi ricorrenti delle mie produzioni, è come se fosse una missione artistica ed umana che mi sono posto da quando ho iniziato a comporre musica. Con le note possiamo creare unione al di là dei confini geografici o descrittivi a cui i giorni d’oggi ci hanno abituato”. Infatti nel testo dice: «Portami con te, nel mondo diverso che spesso tu stesso racconti. Ho provato a seguire i discorsi ma alla fine non tornano i conti. Portami con te, nel mondo diverso che hai visto, io non capisco.»

La vocazione
Tutti ricordiamo la canzone Eye of the Tiger dei Survivor, perché parte della colonna sonora del film indimenticabile Rocky III, che incita all’audacia e all’indomabilità. Il testo evoca la determinazione e la forza necessarie per affrontare le sfide della vita e perseguire la propria vocazione con tenacia. «Alzati e torna di nuovo sulla strada. Ho usato il mio tempo, mi sono giocato le mie possibilità. Sono andato lontano, ora sono di nuovo in piedi. Sono solo un uomo con la sua volontà di sopravvivere. Tante volte, tutto succede troppo in fretta e scambi la tua passione per la gloria. Non perdere la tenacia sui sogni del tuo passato. Devi combattere solo per tenerli in vita.» Questa canzone è diventata un inno motivazionale per coloro che cercano di raggiungere grandi traguardi e superare ostacoli apparentemente insormontabili.

Anche la canzone Beautiful di Christina Aguilera è un inno all’autenticità e all’accettazione di sé. Il testo racconta che la nostra unicità è ciò che ci rende speciali e che dovremmo abbracciare la nostra diversità. Infatti per comprendere la nostra vocazione, dobbiamo innanzitutto accettarci per ciò che siamo e abbracciare il nostro vero io. «Sì, le parole non possono abbatterti. Quindi non devo buttarmi giù oggi. Non importa cosa facciamo, non importa quello che diciamo, siamo una canzone che è stonata. Sì, piena di bellissimi errori e ovunque andiamo il sole splenderà sempre. Ma domani potremmo svegliarci dall’altra parte. Perché siamo belli, qualunque cosa dicano gli altri, le parole non ci abbatteranno, no.»
Ecco che quando la musica si fonde con la cooperazione, si crea un’armonia unica che ci ricorda la nostra connessione intrinseca e la nostra vocazione come esseri umani spingendoci a perseguire un futuro in cui il nostro mondo sia abbracciato dall’amore e dalla solidarietà.

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