Con i giovani abbiamo percorso un cammino che ci ha invitato a:
– Uscire con un atteggiamento di libertà interiore, riconoscendo i movimenti del nostro cuore, cercando di dare nome a quello che viviamo, per una risposta più libera a Dio.
– Vedere nella profondità del cuore, in sintonia con lo Spirito di Dio che ci porta a una limpida interpretazione della vita, in attenzione ai clamori più intimi dei giovani.
– Chiamare e sentirsi chiamati, “ridestando il desiderio”, ponendoci delle domande di senso, prendendo quotidianamente delle decisioni a favore della vita, impegnandoci, da cittadini cristiani, a trasformare la società.
Insieme con i giovani, siamo sulla strada esistenziale dell’uscire, del vedere e del chiamare, aprendoci al passo del sognare. Il sognare e l’agire sono una sintesi dei tre verbi che ci hanno guidato. Il sogno e l’agire abbracciano il presente e ci lanciano verso il futuro. Il sogno trova la sua sicura concretezza quando ci mettiamo in stato di permanente ascolto della realtà, ci lasciamo accompagnare dallo Spirito di Dio. È Lui che ci regala la saggezza dell’ascolto (cf Strenna 2018).
Riporto qui le sagge parole di Papa Francesco, nel suo dialogo con i giovani italiani, durante la veglia di preghiera dello scorso agosto, e vi invito a leggerlo integralmente.
Egli parla proprio della forza profetica del sogno, e incoraggia i giovani ad accogliere, senza paura, i desideri che portano nel cuore. “I sogni sono importanti. Tengono il nostro sguardo largo, ci aiutano ad abbracciare l’orizzonte, a coltivare la speranza in ogni azione quotidiana. E i sogni dei giovani sono i più importanti di tutti. I sogni ci svegliano, ci portano più in là, sono le stelle più luminose, quelle che indicano un cammino diverso per l’umanità. Ecco, voi avete nel cuore queste stelle brillanti che sono i vostri sogni: sono la vostra responsabilità e il vostro tesoro. Fate che siano anche il vostro futuro! E questo è il lavoro: trasformare i sogni di oggi nella realtà del futuro, e per questo ci vuole coraggio, il coraggio davanti alle resistenze, alle difficoltà, a tutto quello che fa che i nostri sogni siano spenti. I sogni vanno fatti crescere, vanno purificati, messi alla prova e vanno anche condivisi. Ma vi siete mai chiesti da dove vengono i vostri sogni? Sono sogni grandi oppure sogni piccoli?”
“La Bibbia dice che i sogni grandi sono quelli capaci di essere fecondi: sono quelli capaci di seminare pace, fraternità e gioia; questi sono i sogni grandi, perché pensano a tutti con il NOI. Pensate: i veri sogni sono i sogni del noi. I sogni grandi includono, coinvolgono, sono estroversi, condividono, generano nuova vita. E i sogni grandi hanno bisogno di una sorgente inesauribile di speranza, di un Infinito che soffia dentro e li dilata. Hanno bisogno di Dio per non diventare miraggi o delirio di onnipotenza. Tu puoi sognare le cose grandi, con Dio non aver paura: vai avanti. Sogna in grande” (Veglia di preghiera con i giovani italiani, 11 agosto 2018).
Rimaniamo uniti nella preghiera per il Sinodo: Tieni aperto il cuore dei giovani ai grandi sogni e rendili attenti al bene dei fratelli.
Maria Helena Moreira