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Giovani a Timor Leste

«Abbiamo scelto il ramo alberghiero perché ci appassiona, è una delle aree di possibile sviluppo qui a Timor Leste, l’isola è molto bella, specialmente la costa, è necessario però che il governo sappia incrementare le infrastrutture per renderle sempre più capaci di accogliere i turisti, questo permetterebbe a tanti giovani di trovare un lavoro e di non emigrare verso altre terre».

Timor Leste non offre grandi possibilità di inserimento nel mondo del lavoro, molti sono i giovani che si accontentano di qualsiasi lavoro; alcuni di loro ultimati gli studi post-diploma o universitari, sono costretti ad emigrare desiderosi di fare soldi, è il governo stesso che spesso li aiuta attraverso relazioni internazionali che intesse con paesi come: il Giappone, la Corea, l’Australia.

Un giovane a Timor Leste deve fare notevoli sacrifici per poter continuare gli studi, alcuni sono costretti a trovare lavori di fortuna per potersi mantenere; esiste solo una Università statale che è molto selettiva, si accede per concorso e non sempre i giovani migliori sono coloro che riescono a frequentarla.

I giovani che non riescono ad accedere all’Università, per continuare gli studi, sono costretti a scegliere gli Istituti privati molto costosi, la quota annua d’iscrizione è di circa 560 dollari.

Il governo offre borse di studio a coloro che hanno buoni risultati scolastici, ma questo non basta, a Timor Leste vi sono tanti giovani e bambini e il governo dovrebbe avere una maggiore attenzione per loro, che sono il futuro della Nazione, investendo maggiormente sull’educazione e sulla salute.

 

Studio e lavoro

«Sono Maria Joaquina d.c. Freitas ho 25 anni, vivo a Dili capitale di Timor Leste, frequento il ramo alberghiero del Dili Institute of Technology, sono all’ultimo anno di corso, sto ultimando il lavoro di tesi.

Ho frequentato la scuola tecnica-professionale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, in Venilale, come interna, grazie ad una borsa di studio offerta da alcuni benefattori.

Non è stato semplice accedere agli studi post-diploma dopo aver concluso la scuola, perché la mia famiglia, molto povera e numerosa (eravamo 10 figli, di cui tre sono morti), non poteva permettersi di mantenermi agli studi.

Conseguito il diploma, all’età di 19 anni, le suore mi hanno proposto di fare un’esperienza lavorativa presso il loro centro di Formazione “Giovanni Paolo II”, in Dili, nel settore di produzione taglio e cucito. Questa esperienza mi ha permesso di crescere professionalmente, umanamente, spiritualmente.

Ho lavorato per tre anni, prima di potermi iscrivere al corso post-diploma; il lavoro mi ha permesso di mettere da parte dei soldi con cui in seguito mi sono pagata i primi anni di studi. È stato molto difficile ritornare a studiare dopo gli anni di pausa, grazie a questa opportunità di lavoro, ai risparmi, ai grandi sacrifici che la mia famiglia compie tutt’oggi, ad alcuni benefattori che continuano ad aiutarmi con una borsa di studio, a piccoli lavoretti sporadici e occasionali, come la vendita di pollo fritto per le strade di Dili, sono finalmente arrivata al traguardo finale, a conclusione del lavoro di tesi conseguirò il titolo tanto atteso».

 

«Come Don Bosco, anche noi, abbiamo un “Sogno”: rimanere nella nostra terra e promuoverne lo sviluppo».

 

Sentirsi a casa

«Sono Herminia de Sousa Ximenes, ho 26 anni, vivo con le Figlie di Maria Ausiliatrice da quando avevo 2 anni, quando molto piccola e affetta da TBC ho dovuto allontanarmi dalla mia famiglia, che oltre ad essere povera aveva contratto la TBC. Le suore Salesiane di Venilale mi hanno portato all’orfanatrofio e si sono completamente prese cura della mia educazione e della mia salute, pesavo solo pochi chili ed ero molto malata, Tutto quello che so, l’ho imparato dalle suore, che mi hanno permesso di vivere una forte esperienza di famiglia oltre ad avermi salvato la vita.

Sin da piccola ho potuto accedere agli studi di base e successivamente alla scuola tecnica-professionale, S.M. Mazzarello, in Venilale, presso cui ho frequentato il ramo alberghiero, grazie all’aiuto delle suore e dei benefattori. Anche io all’età di 19 ho iniziato a lavorare presso il centro di formazione “”, siamo quattro figli e in famiglia c’era bisogno anche del mio aiuto economico, inoltre, volevo fare un’esperienza di lavoro. Dopo 7 anni le suore mi hanno proposto d’iscrivermi al ramo alberghiero del , perché servivano presso la loro struttura dei docenti/educatori. Abbiamo così preso un accordo, che consiste in un mutuo scambio di collaborazione, loro mi aiutano negli studi, mi offrono vitto e alloggio, io nel tempo libero presto servizio presso il loro centro.

Dopo il conseguimento del titolo sottoscriverò con loro un contratto di lavoro retribuito per almeno tre anni, come educatrice, così da garantire professionalità e collaborazione nella preparazione dei giovani che vengono presso il centro a fare apprendistato».

 

Gabriella Imperatore
gimperatore@cgfma.org

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