«Figlie carissime in Cristo, la celebrazione di una data così importante per la vita dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice non può limitarsi alla semplice visione retrospettiva di un luminoso passato. Occorre guardare all’avvenire. Saprà la vostra Congregazione rispondere all’appello della Chiesa nella tormentata ora che volge? Con quali mezzi farà sì che la vitalità antica del ceppo robusto, piantato dai vostri santi Fondatori, continui a fiorire in tutta la sua pienezza?
A questi interrogativi non c’è che una risposta, la quale, come spiega la straordinaria fecondità del passato, così assicura infallibilmente al vostro Istituto la sua vitalità per l’avvenire: la Santità.
Ciò significa per voi assicurare il primato della vita interiore in mezzo a tutta la vostra missione educomunicativa, caritativa e generativa di Vita, senza mai temere che in tal modo sia diminuito il vostro dinamismo apostolico o possiate essere impedite di dedicarvi a fondo al servizio degli altri. Significa amare la preghiera, la povertà, lo spirito di sacrificio, la croce. E significa altresì l’impegno tutto particolare da parte vostra di riprodurre nella vostra vita di preghiera e di apostolato gli esempi dell’amore adorante e operativo di Maria Santissima.
O come vorremmo che fosse conservato fra voi in tutta la sua primitiva freschezza questo carattere spiccatamente mariano, che dovunque costituisce la nota inconfondibile della Spiritualità delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Voi avete il privilegio di appartenere ad una famiglia religiosa che è tutta di Maria e tutto deve a Maria. Non è forse l’Istituto FMA il monumento vivo che Don Bosco ha voluto erigere alla Madonna, come segno di perenne riconoscenza per i benefici da Lei ricevuti? Finché alla Scuola di Maria saprete imparare a tutto dirigere a Cristo suo divin Figlio, finché terrete fisso lo sguardo su di Lei ‒ che è il capolavoro di Dio, il modello e l’ideale di ogni Vita Consacrata, il sostegno di ogni eroismo apostolico ‒ non si inaridirà mai nel vostro Istituto quella sorgente di generosità e di dedizione, di interiorità e di fervore, di santità e di grazia, che ha fatto di voi preziose collaboratrici di Gesù Cristo per la salvezza dei giovani “A te le affido”.
Ecco quello che la Chiesa attende da voi. Rispondetele oltre le sue stesse speranze».
Per riflettere
-Quali tratti di Maria mi sto impegnando ad imitare in questo tempo della mia vita?
-Ripercorro le tappe principali della mia vita per riconoscere in esse la presenza operante di Maria.
-Prendo l’abitudine di concludere la giornata con un pensiero di gratitudine, non soltanto a Dio, anche a Maria.
Gabriella Imperatore
gimperatore@cgfma.org