Nel 2020 sono stata inviata dall’ispettoria Nossa Senhora Aparecida di Porto Alegre all’Ispettoria Nossa Senhora da Amazzonia, nella regione missionaria Alto Rio Negro, prima nella città di Santa Isabel e dopo a São Gabriel da Cachoeira, la città più popolata da indigeni. Sono stata accolta con molta gioia dalle sorelle e ciò mi ha spronato a dare il meglio di me stessa. Le prime FMA sono arrivate in questa città con due volontari il 16 febbraio 1923. Invitate dal vescovo per l’educazione delle ragazze e delle loro famiglie, hanno iniziato con la scuola e con il collegio per le ragazze che abitavano lontano dalla città. Oggi, a cento anni della nostra presenza, non c’è più la necessità del collegio, l’educazione è accessibile a tutti. Le stanze destinate all’accoglienza delle ragazze, sono state trasformati negli anni in aule scolastiche. In questi anni la situazione delle famiglie sta migliorando, la città si sta sviluppando, tutti hanno una casa, con accesso a mezzi di comunicazione, a internet. Nel settore educativo ci sono stati notevoli sviluppi: la maggior parte degli insegnanti sono indigeni, così noi suore possiamo dedicarci meglio alla pastorale. Ho potuto accompagnare i ragazzi nei loro contesti rurali, visitare le famiglie aiutandole a trovare una soluzione per problemi di salute, documenti, educazione dei loro figli e tanto altro. Noi FMA cerchiamo di essere presenti in ogni settore e attività della parrocchia: catechesi, Santa Infanzia missionaria, liturgia, formazione dei gruppi, ecc. Sono molto colpita dalla capacità di condivisione di questa popolazione: tutta la famiglia partecipa a celebrazioni o feste in chiesa e, al termine, porta il cibo da casa e lo mette a disposizione di tutti sul tavolo comunitario. La sete che questo popolo ha di ricevere aiuto e formazione è tanta e ci incoraggia a vivere l’avventura di andare su e giù per il fiume in una barca poco sicura. Ringrazio Dio di avermi fatto il dono questa bella vocazione missionaria.
Suor Camen Demarchi,
Amazzonia, Brasile
Situata nella provincia di Bolívar, la Parrocchia di Simiatug è una missione andina con una varia ricchezza culturale ed ecologica. Si trova in una regione la cui altitudine varia tra 1.500/4.000 metri sul livello del mare e la maggioranza della popolazione è indigena di lingua kichwa. In questo luogo pieno di vita vive la nostra comunità, attualmente composta da tre FMA e due giovani volontari. Guidati dalla passione per il Regno di Dio, viviamo il carisma salesiano con semplicità, lavoro instancabile e generosità nel servizio a bambini, adolescenti, donne e adulti, con varie iniziative che mirano a evangelizzare, educare e trasformare la vita dei più vulnerabili. Insieme a volontari, catechisti e altri collaboratori, realizziamo l’Oratorio festivo in cinque zone della Parrocchia. Ogni settimana organizziamo attività, offriamo spazi di incontro, ricreazione e formazione spirituale. Con bambini e adolescenti partecipiamo al cammino di crescita nella fede dell’Infanzia e l’Adolescenza Missionaria (IAM). Uno dei pilastri della nostra missione è l’educazione e la formazione delle donne nelle zone rurali: donne semplici e laboriose che beneficiano di laboratori di taglio e cucito, ricamo, lavoro a maglia e formazione professionale. Il nostro obiettivo è responsabilizzarle affinché possano migliorare la qualità della loro vita e quella delle loro famiglie. Ci spostiamo nelle diverse zone della Parrocchia, a volte in auto, altre a piedi, per raggiungere le scuole pubbliche e offrire una formazione cristiana ai bambini. Durante il viaggio, visitiamo le famiglie povere, portando loro speranza, parole di fede e la certezza della presenza di Dio nella loro vita. Il venerdì lo dedichiamo all’accompagnamento e alla formazione di collaboratori e catechisti. La nostra comunità è uno spazio di accoglienza, servizio e speranza. Ci sentiamo fortunati di poter condividere il carisma salesiano ed essere luce di fede per le persone che incontriamo.
Suor Alicia Piedad Macaquiza Rumiguano,
Simiatug, Ecuador
Sono vietnamita, in diversi paesi del Sud Est Asiatico da 23 anni. Da cinque mi trovo nelle Filippine, assistente di Aspiranti, Postulanti e Novizie provenienti da diversi paesi dell’Asia. L’esperienza di formatrice delle giovani la ritengo importante anche per la mia autoformazione. Dalle ragazze in ricerca vocazionale ho imparato molto. Ammiro la loro capacità di superare la barriera linguistica: imparano l’inglese per comunicare in comunità e studiare per prepararsi alla vita consacrata. Apprezzo la loro generosità e perseveranza nell’offrire la propria vita a Dio per servire i giovani nonostante le molte difficoltà e tentazioni del mondo moderno. Mi sono anche arricchita grazie all’opportunità di conoscere tradizioni, riti e costumi di diversi paesi, che le giovani presentano con danze e cibi tradizionali in occasione delle loro feste nazionali. Sono molto felice di accompagnarle nelle attività quotidiane, specialmente nella preparazione all’apostolato dell’Oratorio domenicale. I tanti giovani e bambini assetati di Dio alimentano il nostro entusiasmo e la creatività nel prepararci al catechismo, organizzare giochi, soprattutto nelle feste salesiane, Natale e Pasqua. Non conosciamo bene la lingua tagalos, ma facciamo del nostro meglio per comunicare l’amore di Dio con parole, gesti e atti di gentilezza e amore. C’è un forte legame tra noi, ci sentiamo a casa. Tutti gli oratoriani ci amano e sanno di essere amati. Nello spirito di famiglia, vengono con gioia nella nostra comunità per il ritiro spirituale o semplicemente per salutarci. Sono davvero grata per la mia vocazione di FMA e ancor più per la chiamata a essere missionaria ad gentes, strumento nelle mani di Dio per annunciare il Vangelo della gioia, condividendo la vita. Ho promesso a Dio e a me stessa che “gratuitamente ho ricevuto, gratuitamente do”. Grazie a Dio, all’Istituto, alle suore, alle novizie, agli oratoriani e a tutte le persone che ho incontrato.
Suor Teresa Tran Thi Ngoc Thom,
missionaria nel Sud Asiatico