In questa realtà, la comunità educativa vuole essere la voce di tanti che non ce l’hanno; essere una presenza amica che ascolta e accompagna le giovani donne e le loro famiglie. Poiché adolescenti e bambini sono un gruppo a rischio, la comunità educativa sviluppa una serie di attività per la crescita integrale e lo sviluppo di tutti i destinatari.
Tra le attività che svolgiamo, segnaliamo l’accompagnamento diversificato di 800 alunni dal 1° al 6° anno di scuola, la formazione della comunità educativa, l’amministrazione e la gestione della scuola Primaria e della scuola dell’Infanzia che realizza attività per 150 bambini dai 3 ai 5 anni negli stessi locali della scuola primaria. Ci sentiamo chiamate a raggiungere le famiglie dei bambini e ad aiutarli a frequentare ogni grado di scuola con le adozioni a distanza, permettendo loro di realizzare il sogno di continuare gli studi, visto che molti di loro vivono con i nonni.
Oltre a queste attività, le quattro Figlie di Maria Ausiliatrice che compongono la comunità accompagnano anche le giovani donne, nel periodo di verifica e orientamento, che mostrano segni di vocazione alla vita consacrata e bussano alla nostra porta. Un’altra delle nostre attività è quella di visitare le comunità della periferia affiancando i parroci, animando e incoraggiando le comunità e i giovani che vi si trovano, formandoli alla vita cristiana.
La comunità FMA è attivamente coinvolta nelle attività parrocchiali e diocesane, coordinando, prendendo in carico e accompagnando vari gruppi di fede, con una maggiore attenzione alla catechesi. Coordiniamo anche la catechesi nelle parrocchie salesiane in cui operiamo.
Insieme ai laici, ci impegniamo nella formazione congiunta della comunità educativa, viviamo la sinodalità, programmando, realizzando e valutando insieme, così come “educhiamo educandoci” ad aver cura del nostro pianeta, trasmettendo pratiche di buona convivenza, come modalità di costruire insieme il futuro del pianeta, lasciando qualcosa di positivo alle nuove generazioni.
Le sfide di questa missione sono molte e ci toccano da vicino come educatori. Vogliamo ascoltare il grido delle ragazze adolescenti, che spesso sono costrette a matrimoni precoci, impedendo il loro sviluppo a tutti i livelli e in molti casi mettendo a rischio la loro stessa vita. Per loro, vogliamo costruire una casa dove le ragazze possano proseguire gli studi, prepararsi per la vita e possano fare le proprie scelte.
Questa casa sarà il segno del passaggio di Madre Chiara in Mozambico in occasione della Festa del Grazie di quest’anno e del gesto di solidarietà che, per tale occasione, ha unito tutte le comunità educanti del mondo, rendendo visibile lo spirito di famiglia e la comunione dei beni che caratterizza il nostro Istituto.