Non così vicino

Il film racconta la storia di Otto, un uomo vedovo, in pensione e spesso facilmente irritabile. Ed è proprio a causa del suo carattere molto rigido che tutto il suo vicinato è costretto a seguire le sue severe regole.

Per Otto, esiste un unico modo di fare le cose: il modo giusto, che è rigorosamente il suo. Nessuno deve entrare nella proprietà privata, neanche il “nero” furgone che consegna la posta. Nessuno se non autorizzato da lui deve oltrepassare la sbarra che separa il suo piccolo quartiere dalle altre “nuove” costruzioni. L’auto parcheggiata, la raccolta differenziata o qualsiasi altra azione che si compie nell’arco della giornata è sotto la sua supervisione. 

Nel susseguirsi delle scene si capirà che Otto, in verità, ha questo carattere da quando ha perso sua moglie: si è ritirato così a vivere in solitaria e lontano da ogni contatto umano.

Tutto inizia a cambiare quando, di fronte casa sua, si trasferisce una nuova famiglia. Deve fare i conti, infatti, con Marisol, la nuova ed esuberante vicina di casa in dolce attesa del terzo figlio, con suo marito Tommy, non particolarmente acuto, e con le due figliole Abbie e Luna. Insomma, la routine del furioso pensionato rischia di andare in frantumi. Otto, nello scorrere della narrazione, stringe con loro un forte legame di amicizia, fino a ritrovarsi sempre più coinvolto nelle loro vite. Aiuta perfino i vari componenti della famiglia a superare le loro sfide quotidiane, cosa che lo porterà con il tempo a cambiare. Ad esempio, in più occasioni, aiuta nelle faccende quotidiane la vicina Marisol, la quale non avendo mai conseguito la patente, si fa aiutare da Otto nelle prime esperienze al volante della sua auto di cui è molto geloso. Sebbene sia restio ad abbandonare le sue vecchie abitudini, Otto si rende conto che aiutare gli altri non è poi così male.

Dopo la morte della moglie, Otto è costretto a lasciare il lavoro che ha svolto per quasi quarant’anni e per questo comincia a pensare di farla finita. Ogni suo tentativo di uccidersi, rigorosamente dopo aver indossato il suo abito blu preferito, viene, però, sventato o mandato a monte dalle continue intromissioni dei suoi nuovi vicini. Puntualmente allora Otto esce di casa e inizia la sua ronda e tutti lo accettano per quello che è: tutti tranne Marisol, forse l’unica ad aver capito la fragilità che Otto nasconde nel profondo del suo cuore.

Otto è, infatti, un uomo che vive nel silenzio di una casa vuota, incapace di accettare il lutto. Il viso impassibile dell’attore, lo straordinario Tom Hanks, riesce ad essere in più riprese privo di emozioni. L’unico momento di sollievo è davanti alla tomba della moglie, ma anche l’unico momento di vero dialogo che va oltre il semplice rimprovero, ad esempio, alla vicina eccentrica che fa fare i bisogni al cane nel suo vialetto. 

In un certo senso Otto è come se fosse un uomo invisibile: nessuno ha davvero a cuore il dolore che si porta dentro. Oltre a Marisol, anche una coppia storica di amici, ormai anziana, tornerà a far parte della sua vita. Sarà lui, anche se con difficoltà, a riallacciare i rapporti con il suo amico storico, ormai molto malato sulla sedia a rotelle, e ad aiutare la coppia a riprendersi la casa che i figli volevano vendere senza il loro consenso.

La commedia a un certo punto, lascia il posto a momenti più drammatici: anche l’ennesimo tentativo di suicidio da parte dell’uomo non fa più sorridere e diventa momento di riflessione. Nei piccoli gesti, come il chiodo che dal muro continua a staccarsi e la corda che non regge il peso di Otto, il regista, Marc Forster, riesce a descrivere i suoi personaggi con delicatezza, tirando fuori anche un’importante componente psicologica. 

Un pensionato scontroso, ma in fondo dal cuore troppo grande visto che soffre di cardiomiopatia ipertrofica. Un uomo a tratti triste, solitario, ma che alla fine farà sempre la cosa giusta. Per quanto sia difficile, spesso è necessario dimenticare il passato (come quel libro perduto lungo i binari che fece innamorare Otto e Sonya). La vita è più che mai qui ed ora!

Condividi

Dalla rivista

Parola

Vedendo la folla, salì sul monte, si mise a sedere, e i suoi discepoli gli si avvicinarono. Gesù, vedendo la gente che ti seguiva, povera ...

Camilla

C’è ancora un sassolino che vorrei togliermi dalla scarpa prima di chiudere l’argomento PACE. Un sassolino che a dir la verità non è poi tanto ...

Editoriali

Per molti, l’idea di pace è legata a una visione riduttiva che attribuisce ai governi la responsabilità esclusiva di garantire ai cittadini le condizioni necessarie ...

Dossier
Viviamo un tempo di guerre e tensioni, violenze che si consumano, sempre più spesso, fuori e dentro le mura di casa e che coinvolgono giovani ...