"Una donna minuta ed energica, con grandi occhi espressivi e ridenti". Quale migliore omaggio? Narrare, lasciare traccia dei gesti e delle parole di una donna, che ha creato un network tra donne, per promuovere i diritti e la dignità delle donne e dei bambini in India e in tanti Paesi del mondo.
Osare la profezia è avere l'audacia di compiere gesti che a partire dalla realtà quotidiana, spingono lo sguardo verso il futuro, verso qualcosa che potrà accadere.
Essere donne consacrate in cammino per le strade delle periferie significa essere segno della tenerezza del Padre verso questo nostro mondo, essere segno di una nuova opportunità di speranza e di amore verso tutti. Le Figlie di Maria Ausiliatrice nel Capitolo Generale XXIII hanno riconfermato la scelta di essere missionarie di gioia e di speranza per e con i giovani più poveri. Presentiamo alcune nuove realtà, nate proprio dalla passione carismatica per Dio e per i giovani e dall’invito ad uscire e andare nelle periferie.
La “missionarietà non è solo una questione di territori geografici, ma di popoli, di culture e di singole persone, proprio perché i 'confini' della fede non attraversano solo luoghi e tradizioni umane, ma il cuore di ciascun uomo e di ciascuna donna".
La pace che manca in tanti luoghi in cui sono in corso conflitti sanguinari sparsi in tutto il mondo. Drammi non sempre raccontati, che disegnano una mappa geopolitica impressionante per la quantità di conflitti duraturi e apparentemente irrisolvibili.
Come situarci di fronte alle sfide della Contemporaneità? Innanzitutto bisogna avere consapevolezza del momento che stiamo vivendo con i suoi rischi, le sue opportunità, la sua complessità. E poi “Esserci”! “Avere consapevolezza del momento in cui siamo chiamate ad “esserci” è la condizione per la nostra missione” (Circolare n° 985, In preparazione al Capitolo Generale XXIV). Dunque, “esserci”… in che modo?
Avete il privilegio di appartenere a una famiglia religiosa che è tutta di Maria e tutto deve a Maria. Non è forse l’Istituto FMA il monumento vivo che Don Bosco ha voluto erigere alla Madonna, come segno di perenne riconoscenza per i benefici da Lei ricevuti? Finché alla Scuola di Maria saprete imparare a tutto dirigere a Cristo suo divin Figlio, finché terrete fisso lo sguardo su di Lei ‒ che è il capolavoro di Dio, il modello e l’ideale di ogni Vita Consacrata, il sostegno di ogni eroismo apostolico ‒ non si inaridirà mai nel vostro Istituto quella sorgente di generosità e di dedizione, di interiorità e di fervore, di santità e di grazia, che ha fatto di voi preziose collaboratrici di Gesù Cristo per la salvezza dei giovani “A te le affido”. Dall’Udienza Straordinaria di Paolo VI per il Centenario dell’Istituto - 5 luglio 1972
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Il Filo infinito
Camilla
In cammino
Guardiamo con simpatia e gioia al 2020 come a un tempo ‘nuovo’ carico di possibilità, perché maturato da un passato ecclesiale e sociale fecondo di eventi; fiducioso in un presente di azioni volte al rispetto della dignità umana; orientato ad un futuro pieno di speranza.
L’articolo propone di ricuperare la giustizia come diritto e virtù morale, invitando i giovani, sulla scia di Papa Francesco, a continuare a sognare e a lottare da protagonisti del futuro, adottando uno stile di vita giusto attraverso l’educazione.