La tenerezza è un esodo verso l’altro. È far sentire bene l’altro e riconoscerne il valore. Essa nasce come armonia interiore, sintesi inconscia, eppure attenta e vigile che sgorga dallo splendore del bello e rimanda al bello (C. ROCCHETTA, Teologia della tenerezza. Un ‘vangelo’ da riscoprire, EDB, Bologna 2005, pp. 28-29).
Prendersi cura, curare le ferite, costruire relazioni. È “il potere dei segni” nei giorni di inizio del pontificato di Papa Francesco: la lavanda dei piedi a bambini e bambine detenuti nel carcere minorile di Casal del Marmo e la visita a Lampedusa dove ancora risuona il grido: “Dov’è il sangue del tuo fratello che grida fino a me?
EDITORIALE
Abitare la Contemporaneità
DOSSIER
In «viaggio» nell'ecologia integrale
EDU@CARE
Ascoltare e dialogare
ORIZZONTE FAMIGLIA
Time out: tempo per il silenzio
FILO DI ARIANNA
Verso un’ecologia delle relazioni
PER UNA NUOVA CITTADINANZA
Cittadinanza ecologica
IN ESODO
Cammino e, quindi, sono
#DONNA
La bellezza e il sacro nella contemporaneità
POLIFONIA
Giovani, salvate il Pianeta terra
#CONIGIOVANI…IN ASCOLTO
Viaggiare = dare la Vita
COMUNICARE
Quando l’arte ascolta la terra
VERSO IL CG XXIV
Riscoprire il dono di essere comunità generative di vita
MUSICA
La world music: tradizioni e radici musicali
CINEMA
The Impossible
LETTERATURA
Possiamo salvare il mondo prima di cena
CAMILLA
In cammino
Da Mornese e Valdocco cogliamo i semi generatori di un carisma salesiano che ha fecondato il passato con creatività, che convoca il presente ad intessere la storia di salvezza a partire dalla chiamata ‘A te le affido’ e ‘Da mihi animas cetera tolle, consolidando le fondamenta per un futuro aperto, impegnato a dare e ri-dare significato alle nuove chiamate carismatiche della contemporaneità.
Signore, quando ti abbiamo visto affamato, assetato, migrante, in carcere? È bello e sorprendente scoprire in quanti luoghi la Chiesa si è fatta carne dentro le pieghe dell’esistenza fragile e povera di tanti giovani e giovanissimi. Questi luoghi sono un’opportunità a lasciarsi interpellare nella propria quotidianità dagli affamati, assetati, nudi, migranti, infermi, carcerati di oggi.
Esplorare il mondo giovanile per poterlo comprendere attraverso il confronto diretto e ascoltando le voci dei protagonisti. Accostare la realtà dei giovani da un’altra ottica: conoscerli dal di dentro, leggere oltre l’apparenza ciò che vedono, vivono e sono!
«Abbiamo scelto il ramo alberghiero perché ci appassiona, è una delle aree di possibile sviluppo qui a Timor Leste, l’isola è molto bella, specialmente la costa, è necessario però che il governo sappia incrementare le infrastrutture per renderle sempre più capaci di accogliere i turisti, questo permetterebbe a tanti giovani di trovare un lavoro e di non emigrare verso altre terre».
Donne migranti, il filo rosso che lega le loro storie riguarda la solitudine del percorso, dalla speranza della partenza alla difficoltà di inserimento e integrazione in nome della vita futura. Abbandonate a se stesse, intrappolate alle porte dell’Europa e dell’America, o in fuga dai paesi asiatici, le donne migranti sono vittime impotenti di tante violenze, molte sono promotrici di giustizia sociale, dei diritti delle donne e dei bambini.
La Chiesa è presente là dove sono i migranti. Con loro condivide gioie e speranze, dolori e sofferenze. È presente per offrire aiuto umano e solidarietà sociale, per difenderli (advocacy) qualora fossero lesi i loro diritti, attraverso un’azione pastorale, educativa ed evangelizzatrice.
Bisogna essere ostinatamente ottimisti per parlare di Pace, in tempi in cui si ode, sempre più prepotente, il rumore delle armi e i telegiornali ci stordiscono con immagini e numeri di morti ammazzati. Ed eccoci ancora una volta a credere, a sognare, a sperare, a invocare la Pace.